mercoledì 7 luglio 2010

Fagiolini in umido di Fabio Picchi

Fabio Picchi lo conosco da anni. Non di persona, purtroppo, ma a Firenze è un'istituzione. Il suo ristorante, Il Cibreo, me lo ricordo fin da piccola nei racconti di amici e parenti che c'erano stati e riferivano di cibi meravigliosi e di un'ottima accoglienza. Sì, perchè nonostante io viva da molto tempo a Bologna, sono nata e ho vissuto fino a 22 anni a Firenze.


L'ho seguito anche in tv, su Eat Parade, dove ho apprezzato le sue ricette ruspanti e saporite, semplicissime, dal sapore di casa. A essere sinceri, l'olio che ci mette lui è un po' troppo per me, se ne usassi così tanto peserei 150 kg...però il concetto che passa è senza dubbio di non lesinare sul gusto.
Comunque ho comprato il suo libro "I dieci comandamenti per non far peccato in cucina", e l'ho trovato una lettura molto godibile. Più che godibile... certe volte sono proprio scoppiata a ridere di gusto, perchè Picchi è bravissimo a scrivere e descrivere i suoi ricordi in modo da renderli perfettamente condivisibili da chi legge.
Tra le ricette che ho deciso di provare dal suo libro, questa è la prima che ho fatto. Anche mia nonna cucinava così i fagiolini, ma non li cuoceva nel modo suggerito da Picchi.


Ok, mi sono dilungata un bel po', quindi ecco la ricetta:


Fagiolini in umido numero uno di Fabio Picchi


Lui non dà indicazioni precise sulla quantità degli ingredienti, quindi tra parentesi vi dico come ho fatto io, ma naturalmente ognuno deve seguire il suo gusto personale.


Prendete dei fagiolini (io 750 gr), togliete le estremità e lavateli.
Senza scolarli troppo dall'acqua del lavaggio, metteteli in un tegame a bordi alti con cipolle affettate (io una bionda grossa), aglio tritato (io molti spicchi, credo almeno 6), due pomodori pelati (io 3 pomodori San Marzano), olio evo, pepe, peperoncino, sale, prezzemolo tritato e, a fine cottura, basilico spezzettato.
Coprite il tegame (anche se lui non lo specifica) e accendere il fuoco bassissimo. I fagiolini si cuoceranno con la loro acqua di lavaggio e con il sugo dei pomodori. Se necessario, dopo una mezzoretta aggiungere poca acqua.
Io li ho tenuti al fuoco 40 minuti, e ho ottenuto una cottura in cui i fagiolini sono ancora croccanti e per niente sfatti.
Picchi suggerisce di mangiare questo piatto, semplice ma davvero gustoso, tra il tiepido e il freddo.


Dopo un rapido assaggio, non posso che dargli ragione: mi è sembrato di mangiare un pezzo di estate... non saprei come spiegare altrimenti quel misto di cipolla, aglio e pomodoro, uniti al sapore deciso dei fagiolini e del basilico, che mi riporta alle estati della mia adolescenza, a stanze in ombra, a tavole apparecchiate all'aperto, al rumore delle cicale e al profumo dei pini della Maremma.


Se provate questa ricetta, ditemi se anche a voi sono venute in mente le estati della vostra infanzia, o se devo procurarmi un bravo psicologo!!!


Buon appetito!

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